PIACERE DI CONOSCERTI, PARMA

Carne, sale, vento Marino. Bastano tre ingredienti ai nostri Maestri stagionatori per dare vita a un prosciutto unico. Il segreto? Il nostro stabilimento di Pratopiano, il luogo perfetto dove attendere con pazienza la stagionatura naturale.
La Filiera Controllata
Come selezioniamo gli allevatori?
Collaboriamo con pochissimi produttori: solo quelli che rispettano i nostri standard di qualità e sostenibilità ambientale. Preferiamo chi come noi si impegna e investe risorse per ridurre il proprio impatto sull'ambiente, per questo ci approvvigioniamo solo da produttori in grado di produrre energia green e votati all'economia circolare.
Quali caratteristiche devono avere le materie prime?
Per fare il vero Prosciutto di Parma DOP, è importante selezionare la materia prima perfetta. Si utilizzano solo razze in grado di raggiungere un peso elevato come Large White, Landrance e Duroc, allevate in Italia, con oltre 9 mesi d’età e con un peso di 160 Kg.
Cosa mangiano?
Scegliamo solo suini iscritti nel Libro Genealogico Italiano.
La dieta è molto rigorosa e rispetta requisiti ben precisi.
Granoturco, orzo, siero derivato dalla produzione del Parmigiano: ecco cosa contribuisce a rendere così dolce e prelibato il Prosciutto di Parma DOP.
Quanto è importante il territorio?
Lavoriamo e stagioniamo ogni singola coscia nel nostro stabilimento di Pratopiano:qui ci sono tutte le condizioni climatiche ideali per la stagionatura naturale che conferisce al nostro Prosciutto di Parma la sua riconoscibile dolcezza.
I segreti dei maestri stagionatori
FASE 1 - Attenzione alla temperatura
Prima di iniziare la lavorazione, facciamo riposare le cosce per 24 ore in apposite celle di raffreddamento, per far raggiungere alla carne una temperatura uniforme.
FASE 2 - Una forma inconfondibile
Questa fase è chiamata rifilatura: asportiamo la parte del grasso e della cotenna per favorire la successiva salagione, per ottenere la classica forma tondeggiante. 
FASE 3 - Un solo ingrediente: il sale
Procediamo con il primo sale, massaggiamo le cosce e le lasciamo riposare per 7 giorni. Poi effettuiamo il cosiddetto ripasso e lasciamo riposare per altri 18 giorni circa.
FASE 4 - Un rituale lento e paziente
Dopo la fase di pre riposo, riponiamo le cosce in un apposito locale per 80 giorni.Durante questa fase il sale assorbito penetra in profondità distribuendosi uniformemente.
FASE 5 - Sugnatura ad arte
Ricopriamo la parte muscolare della coscia con una miscela di grasso, pepe e farina di riso. Noi la facciamo ancora rigorosamente a mano!
FASE 6 - Arriva il Marino a Pratopiano
Dopo 7 mesi, ci spostiamo in cantina dove i Prosciutti di Parma stagionano naturalmente per almeno 12 mesi, cullati dal mitico vento marino.
FASE 7 - La prova della fibula
Procediamo al sondaggio olfattivo con la fibula: uno strumento antico per verificare lo stato di maturazione del prosciutto. Solo per veri Maestri!
Il marino
Il Marino è un vento asciutto, tiepido e umido, che sale dal Mar Ligure, attraversa le montagne degli Appennini e raggiunge le prime colline della provincia di Parma.Qui viene accolto dai nostri Maestri stagionatori, che spalancano le porte delle nostre cantine, per accarezzare i prosciutti lasciati a stagionare naturalmente e contribuire alla loro inconfondibile dolcezza.